Credetemi, non è stata impresa facile scegliere tra i brani pervenuti i dieci racconti più brutti che parteciperanno all'attesissima finale. Ma alla fine di una lunga, seria e ridanciana analisi dei testi sono stati selezionati dieci gioielli, dieci concentrati di schifezza, dieci mirabili penne che non solo hanno saputo mettere nero su bianco la propria mediocrità intellettuale (e talvolta addirittura morale), non solo hanno avuto lo stomaco di non cancellare deprecabilmente simili perle una volta consapevoli del freak partorito, ma hanno anche avuto il grande coraggio di partecipare a questo concorso. Una cosa è certa, o si tratta di scrittori rari, perché dotati di una straordinaria capacità di ridere di se stessi, o di lettori (ahimè, rari anch'essi) frustrati dagli eccessivi prezzi di copertina dei libri, che farebbero qualunque cosa, persino umiliarsi pubblicamente, pur di poter disporre del buono da 100 euro da spendere in libri (messo in palio dalla Libreria L'Eternauta) che il vincitore si aggiudicherà. In entrambi i casi, non ci sono dubbi, si tratta di valorosi eroi.
Ecco dunque i nomi dei finalisti, e un breve estratto (preciso che non ho neanche scelto i passaggi peggiori...) dal testo che leggeranno durante la serata della finalissima, all'attenzione del pubblico presente in sala che voterà e eleggerà a suo insindacabile giudizio il peggior racconto della serata e, dunque, il vincitore:
Daniela Bartolini – LA NONNA E LA BAMBINA
I campi erano grandi e le bestie volevano mangiare tutti i giorni, essere munte, fatto il formaggio.
Mario Borghi – IL MIO SOGNO D'AMORE
Ti conobbi su internet per caso, ma forse non era il caso era il folle destino che ci ama e ci odia, come il mare ma ne sono felice.
Gaja Cenciarelli – IL TEMPORALE
Stava per scatenarsi un temporale. Lei li adorava. Cos'era il temporale se non un'esplosione di vita, un ruggito, un grido, un'affermazione di sé?
Gerry Turano – LABBRA CELESTI
Leyla Khalil – IL MASCARA SBAFAVA SULLE GUANCE
Aveva quegli occhi azzurri come il cielo d'estate: uno sguardo accattivante che mi mancava appena sbatteva le ciglia a causa del vento che svolazzava soave fra gli alberi.
Ilaria Mazzeo – NICOLA E TIZIANA
Il viso devastato dalle lacrime, il suo pianto causato da una tristezza che sembrava essere un tutt'uno con il suo animo.
Carmelo Pecora – LA CONFESSIONE
Nel nome del Padre del Figlio e dello Spirito Santo! Mentre pronunciava queste parole si face il segno della croce seguito come un automa da quella strana persona.
Daniela Rindi e Bruno Di Marco – DIALOGIOCOASSURDO
Federico Tata - RED IGUANA
Ora non avrei mai più potuto sussurrarti il mio amore. Perché la morte deve essere così maledettamente più grande del tradimento?
Angelo Zabaglio – LA GABBIETTA
La testolina si muove. Leggerezza favolistica. Bimbi felici che giocano democraticamente. Risate di bambini. Innocenza.
Complimenti ai finalisti! Vorrei però ringraziare gli esclusi, non abbastanza brutti ma non meno eroici, già solo per aver partecipato e per aver inviato le proprie schifezze (che saranno conservate a imperitura memoria nell'archivio segreto del concorso). In particolare vorrei ringraziare una concorrente che è stata esclusa da questa magnifica decina solo per impossibilità a partecipare alla serata di premiazione. Purtroppo metterci la faccia è una condizione fondamentale per la rivendicazione del brutto, per la sua riabilitazione estetica, per la sua celebrazione in pompa magna, e così è stata esclusa una concorrente che invece avrebbe avuto considerevoli potenzialità di vittoria. Mi riferisco a Susanna Raule con il racconto LA STRADA: un'indiscutibile perla.
Ecco dunque i nomi dei finalisti, e un breve estratto (preciso che non ho neanche scelto i passaggi peggiori...) dal testo che leggeranno durante la serata della finalissima, all'attenzione del pubblico presente in sala che voterà e eleggerà a suo insindacabile giudizio il peggior racconto della serata e, dunque, il vincitore:
Daniela Bartolini – LA NONNA E LA BAMBINA
I campi erano grandi e le bestie volevano mangiare tutti i giorni, essere munte, fatto il formaggio.
Mario Borghi – IL MIO SOGNO D'AMORE
Ti conobbi su internet per caso, ma forse non era il caso era il folle destino che ci ama e ci odia, come il mare ma ne sono felice.
Gaja Cenciarelli – IL TEMPORALE
Stava per scatenarsi un temporale. Lei li adorava. Cos'era il temporale se non un'esplosione di vita, un ruggito, un grido, un'affermazione di sé?
Gerry Turano – LABBRA CELESTI
“Ehm, Briant… Guardi là, quella luce lampeggiante rossa sul monitor!”
“Oh, cristo.”
Leyla Khalil – IL MASCARA SBAFAVA SULLE GUANCE
Aveva quegli occhi azzurri come il cielo d'estate: uno sguardo accattivante che mi mancava appena sbatteva le ciglia a causa del vento che svolazzava soave fra gli alberi.
Ilaria Mazzeo – NICOLA E TIZIANA
Il viso devastato dalle lacrime, il suo pianto causato da una tristezza che sembrava essere un tutt'uno con il suo animo.
Carmelo Pecora – LA CONFESSIONE
Nel nome del Padre del Figlio e dello Spirito Santo! Mentre pronunciava queste parole si face il segno della croce seguito come un automa da quella strana persona.
Daniela Rindi e Bruno Di Marco – DIALOGIOCOASSURDO
Una storia molto triste cari lettori, un bambino cattivo e crudele, che tortura gli animali, che non ha rispetto per quelle piccole e dolci creature del microcosmo, al quale si deve rispetto e considerazione.
Federico Tata - RED IGUANA
Ora non avrei mai più potuto sussurrarti il mio amore. Perché la morte deve essere così maledettamente più grande del tradimento?
Angelo Zabaglio – LA GABBIETTA
La testolina si muove. Leggerezza favolistica. Bimbi felici che giocano democraticamente. Risate di bambini. Innocenza.
Complimenti ai finalisti! Vorrei però ringraziare gli esclusi, non abbastanza brutti ma non meno eroici, già solo per aver partecipato e per aver inviato le proprie schifezze (che saranno conservate a imperitura memoria nell'archivio segreto del concorso). In particolare vorrei ringraziare una concorrente che è stata esclusa da questa magnifica decina solo per impossibilità a partecipare alla serata di premiazione. Purtroppo metterci la faccia è una condizione fondamentale per la rivendicazione del brutto, per la sua riabilitazione estetica, per la sua celebrazione in pompa magna, e così è stata esclusa una concorrente che invece avrebbe avuto considerevoli potenzialità di vittoria. Mi riferisco a Susanna Raule con il racconto LA STRADA: un'indiscutibile perla.
Ringrazio inoltre, con eguale commozione e sofferenza, gli altri esclusi: Roberta Angeloni, Petra Khalil, Daniele Lo Monaco, Carla Lucesoli, Gordiano Lupi, Gaetano Messineo, Riccardo Pulcini, Daniela Rindi, Ciro Savio, Federico Tata, Gerry Turano (se ho scordato qualcuno chiedo perdono, ma sono arrivate una marea di email, quindi abbiate pazianza, segnalatemelo che lo aggiungo subito!)
Dunque: siete curiosi di sapere fin dove sono stati capaci di spingersi i nostri peggiori autori in questi dieci straordinari obbrobri letterari? Accorrete numerosi a questa imperdibile serata, sarete voi a votare e designare il vincitore!
Vi aspettiamo mercoledì 22 febbraio alle 21:30 presso l'Hula Hoop Club (via L. F. De Magistris 91/93 a Roma, zona Pigneto). L'ingresso è gratuito con tessera (2 euro).
E soprattutto... CHE VINCA IL PEGGIORE!!
Quando potremo deliziarci di queste schif... di queste perle letterarie?
RispondiEliminaIl 22 febbraio all'HulaHoop Club!
RispondiEliminami rifarò il prossimo anno!
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