Angelo Zabaglio
La gabbietta
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All’interno
di una gabbia piccina,vive un corpicino con le ali blu,anzi celesti e gialle.
La
leggerezza fisica e le ali che si muovono,aiutano i movimenti dell’esserino.
Piccoli
decolli e piccoli atterraggi.
Il
beccuccio raccoglie,dal piccolo pavimento,del cibo chicchi di cibo.
La
testolina si muove.
Leggerezza
favolistica.
Bimbi
felici che giocano democraticamente.
Risate
di bambini.
Innocenza.
Un
bimbo si avvicina alla gabbiettina.
VOLA
VIA!VOLA VIA!SCAPPA!
L’uccellino
rimane dentro.
Vuole
rimanere.
Decolla
e si allontana.
L’innocenza
del bimbo è soddisfatta.
L’uccellino
torna indietro.
NON
HO CIBO!VOGLIO ENTRARE!
Ormai
è chiuso.
APRIMI
LA GABBIETTA!
L’innocenza
del bimbo si diverte giocando.
APRIMI
LA GABBIETTA!
L’esserino
tenta invano di aprire con il beccuccio la porticina.
La
mano di un altro bimbo lo aiuta.
L’astuzia
del secondo bimbo è soddisfatta.
CIBO
FINALMENTE!TUTTO PRONTO E BEN SERVITO!
Mattino
seguente fresco,felice,azzurro,favolistico.
La
gabbietta tenera e dolce contiene il piccolo,affettuoso,delicato e
simpaticissimo uccellino.
Come
sonoro altre voci di uccellini a fare compagnia piacevole.
La
gabbietta è lontana alla vista esterna.
La
gabbietta è ancora lontana,è al centro della scena.
Intorno
colline verdi,cielo azzurro fresco dolce.
La
gabbietta è ancora più vicina.
La
visuale si restringe come uno zoom.
Intorno
colline verdi che si avvicinano,cielo azzurro fresco dolce.
Notiamo
più particolari:Alberi e nuvole.
La
gabbietta è sempre più vicina a noi,ovvero alla vista esterna.
La
visuale si restringe,avvicinandoci ad una velocità supersonica…di proiettile ad
esempio.
Sempre
più particolari ci colpiscono ma ci sfuggono.
Il
cielo fresco dolce quasi non si vede più.
Ora
è verde di collina che ci sfugge intorno.
La
gabbiettina è appesa ad un ramo di uno dei tanti alberi presenti nella zona.
E’
davanti a noi.
Al
centro dell’immagine.
Volando
fissi verso di lei ci sfuggono i contorni dell’ambiente.
Intorno
a noi notiamo come si può vedere da finestre all’interno di treni in velocità.
Come
pennellate verso sinistra alla nostra sinistra,come pennellate verso destra
alla nostra destra,come razzi verso l’unico obiettivo:La gabbia.
Velocissimi
verso di lei ci avviciniamo.
Pensando
di essere arrivati siamo già giunti.
Velocità
incontrollata,verso la gabbia.
Arrivati
a destinazione con una potenza veloce di proiettile che nel tragitto accumula
potenza e velocità…verso l’uccellino.
Incuranti
lo trapassiamo,piume,ala destra,pelle sottile,ossicini soffici e
croccanti,carne tenera,liquidi rossi,viscere,nervi filamentosi scivolosi,polpa
di cuoricino,scivolosi filamentosi nervi,viscere,rossi liquidi,tenera
carne,croccanti e soffici ossicini,sottile pelle,ala sinistra,piume.
Uccellino
traforato come tunnel autostradale.
Il
cibo è coperto e bagnato da viscere che fuoriescono ancora dal buco sinistro
aperto che lascia uscire viscere spappolate e carne e piume sporche di sangue.
Sofferenza
ferma in gabbia mentre il proiettile è bloccato poco dopo da un tronco.
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