martedì 23 aprile 2013

Ottavo Classificato - Cronologia del caso

Per una comprensione più completa del racconto vi invitiamo a leggere, in coda, la recensione del critico letterario Frank Solitario.


Andrea Aguzzi – Cronologia del Caso



Ho un ricordo vivido del mio risveglio stamane perché stavo trovando l'accesso al mondo esterno dal mio bozzolo di lenzuolo quando sono stato colto dal rumore di cereali che crepitano in ciotola prima di essere ingeriti da Madame S. e questa loro agonia, mentre il latte li sommergeva e loro si dibattevano in uno scontro senza speranza, ha segnato la mia mattinata come spero segnerà il resto delle vostre giornate.

Non si tratta di compassione, perché converrete con me sul fatto che la natura compassionevole mal si attaglia al destino dell'homo che di pugna vive e guardarsi deve dall'esser sì facilmente commuovibile, piuttosto mi ha colpito la circostanza che quantità inimmaginabili di cereali in tutto il mondo stessero condividendo la medesima grama esistenza e che in quel momento potessero essere ingeriti da postini, massaie, metereologi e marmocchi.

Se il Fronte Internazionale Cereali Ostili (FICO) si accordasse per sabotare le nostre digestioni le economie si fermerebbero, le guerre cesserebbero, le emissioni di Co2 arretrerebbero e i dinosauri tornerebbero. Fortunatamente il Fronte Internazionale Cereali Amici (FICA) svolge un egregio compito di contenimento delle avventatezze provenienti dalla parte opposta, lo dico con cognizione di causa perché stamane ho regolarmente fatto i miei bisogni dopo l'assunzione di cereali.

Questo non vuol dire tuttavia che sia da sottovalutare la possibilità di un improvviso colpo di mano del FICO, il contenimento del FICA potrebbe ad un certo punto venir meno per dissidi interni e magari ci ritroveremmo in un'ipotesi di guerra tra FICO e FICA che immagino tutti scongiuriamo.

...ma la mia voleva essere solo un'ipotesi estrema per sensibilizzare le coscienze, siamo veramente sempre consapevoli della estrema casualità degli eventi? ...sappiamo fare a meno di un senso a supporto delle nostre esistenze? ...saremmo pronti ad una guerra tra FICO e FICA?


Recensione

Una serie di riflessioni senza senso che non riescono ad arrivare al racconto. Sarebbe quasi non giudicabile, se non fosse che l’Aguzzi ha aguzzato tutto quello che aveva a disposizione solo per tentar di far ridere con uno stratagemma di abbreviazione sigle degno di un bambino di terza elementare.
Insomma, lo valuto intermedio con simpatia per motivi puramente nostalgici; mi ha fatto tornare con il ricordo ai tempi in cui, in terza elementare per l’appunto, cercavo di far ridere la mia compagna di banco dicendole sottovoce all’orecchio “sederino” o “puzzetta”.
Un vero bozzetto involuto e incompiuto di bruttezza.
La lettura di Aguzzi è stata abilmente piana e inutile come il racconto medesimo. Coerenza.

Frank Solitario

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