martedì 23 aprile 2013

Quinto Classificato - La forma è tutto

Per una comprensione più completa del racconto vi invitiamo a leggere, in coda, la recensione del critico letterario Frank Solitario.

Adriana Amicarelli - La forma è tutto

Da poco più di 10 anni abito praticamente in campagna, col vantaggio però di dover percorrere solo 800 metri per trovarmi in centro al paese che è un borgo marinaro di poche anime.Di solito uso la bicicletta per spostarmi così mi mantengo in forma e non spendo soldi per parcheggiare o per muovermi.
Per fortuna  le strade sono pianeggianti perché non ho proprio fiato e nonostante le mie cosce belle sode anche un falsopiano un po’ più lungo mi fa sbanfare vistosamente. D’altra parte tra pochi mesi compirò 60 anni e non si può pretendere troppo dalla vita!
Qualche giorno fa mi sono recata ad una delle farmacie che frequento di solito, quella sull’angolo della strada che conduce a casa mia. Qualche anno fa ho avuto un infarto e quindi devo prendere regolarmente delle medicine. Detto questo devo però confessare che non ho smesso affatto di fumare, forse sarà questo il motivo del mio fiato corto! Comunque: la farmacista, quella con gli occhi di fuori forse per premiare la mia assiduità di cliente mi ha offerto una seduta gratuita di “detersione del viso” ed io visto che ho molto tempo a disposizione ho accettato l’appuntamento alle 18,00 del giovedì successivo. Quando sono arrivata ho dovuto aspettare quasi un’ora perché quella stordita della farmacista aveva dato tre appuntamenti contemporaneamente! Ma io ho fatto buon viso a cattivo gioco perché il mio motivo non era solo estetico: quando mi sono accomodata sulla poltroncina per il trattamento non aspettavo altro che la fatidica domanda: quanti anni ha? Alla mia risposta l’estetista non voleva crederci, addirittura le ho proposto di guardare la mia patente! Che goduria raccontarle che fumo da 45 anni, che prendo il tutto il sole possibile senza mai aver usato una qualsiasi crema protettiva, che mangio quello che mi pare e che dopo la menopausa ho preso 16 chili ma che li ho ripersi quasi subito senza neanche mettermi a dieta! Alla fine abbiamo concluso che è tutta questione di genetica, perché tutte due abbiamo metà delle origini in Sardegna. Mia madre ha fatto 6 figli (io neanche uno), ed anche se era fisicamente un po’ sfasciata ha conservato però fino alla sua morte una bella pelle, che poi è un altro dei miei vanti. Alla fine, quando il trattamento è finito, mi sono alzata e ho potuto guardare meglio la tipa; sinceramente l’unica cosa che avevamo in comune erano le origini sarde. Lei, abbastanza più giovane di me, era una povera cosina slavata e sovrappeso, con capelli di un biondo sbiadito e stopposo ed una pelle francamente patetica. Ed io, una volta di più, mi sono sentita come appagata, ed ho capito che l’ammirazione e , diciamocelo, l’invidia di un’altra donna vale molto di più delle attenzioni di un uomo! Così me ne sono tornata contenta a casa, pedalando allegramente verso lo specchio del bagno...


Recensione

Il titolo racchiude già in sé il senso più profondo del racconto. Un racconto inutile la cui forma è pietosa e la cui sostanza è vanagloriosa. Vanagloriosa non solo nella scelta stilistica, veramente povera e infelice, o della trama, da suicidio, ma soprattutto per la semplice e ingiustificata autostima della protagonista. Alla fine questo sudicio racconto è solo un pretesto per bullarsi della propria sedicente forma fisica e procede per dialettiche involontarie e opposte: questa splendida sessantenne dalle cosce sode è nondimeno fumatrice e infartuata.
Punti esclamativi seminati a caso e frasi che sembrano estratte dalla sala di attesa di un parrucchiere di Belluno a completare il tutto.
Alla notizia del quinto posto riservato alla signora Amicarelli ho stracciato la tessera del PD di mia nonna e lasciato il palco per protesta.

Frank Solitario

Nessun commento:

Posta un commento