lunedì 10 settembre 2018

Vince la V edizione del Racconto Più Brutto Franca Di Muzio con Earworm

1^ classificata della V edizione del concorso letterario Il Racconto Più Brutto, vincitrice del buono premio di 100 euro da spendere in libri presso la libreria Giufà di Roma


Vincitrice
Franca Di Muzio
Earworm
- 59 voti -

La classifica finale completa:

2° - Angelo Zabaglio, La gabbietta - 39 voti

3° - Carmelo Pecora, Aicha la tunisina - 33 voti

4^ - Alice Vivona, La Festa a casa - 26 voti

5° - Savino Tammaccaro, La mano si riconosce sempre - 25 voti

6° - Giulio Guarino, Fanculo per sempre - 16 voti


Il video della serata realizzato da Nazzareno Mataldi che ringraziamo di cuore:



 
Ma prima di pubblicare il bruttissimo racconto che ha trionfato all'edizione 2018 del Racconto Più Brutto alcuni doverosi ringraziamenti: innanzitutto a Sardone, critico letterario e chitarrista dei Bangla Boys con cui prima o poi presenterò Sanremo, dopo di che naturalmente agli altri due critici che ci hanno fatti sognare commentando i commenti in gara: Claudio Morici e Christian Raimo, che ogni volta mi stupisco di quanto riescono a farmi scendere le lacrime dal ridere. E ancora il cantautore Ivan Talarico, che ha accompagnato musicalmente le letture dei racconti in modo impeccabile e ci ha anche suonato alcune canzoni bruttissime (lui assicura che non siano sue ma il dubbio resta); Gianluca Cicinelli direttore della rivista Rancori nonché del Corso di Scrittura Noiosa, nostro sponsor ufficiale, che ha offerto al terzo classificato la coppa riciclata da altro concorso letterario; ai mitici The Bangla Boys, fantastico gruppo rock che si è riunito dopo anni proprio per il Racconto Più Brutto e ci ha regalato un live assurdo durante lo spoglio delle schede; al Monk che ha ospitato la serata raccogliendo coraggiosamente il testimone dell'HulaHoop (la cui chiusura ci ha spezzato il cuore e a cui dedichiamo con infinito amore questa V edizione); al davvero meraviglioso pubblico in sala che ha partecipato votando, commentando, ridendo a crepapelle e esultando per la proclamazione della vincitrice; e infine a questi 6 meravigliosi campioni di autoironia, che hanno reso possibile questa serata indimenticabile regalandoci 6 indimenticabili letture dei loro bruttissimi obbrobbri vanagloriosi, eccoli, a loro va il mio abbraccio più grande e la mia stima più sincera per la loro straordinaria capacità - più unica che rara tra gli scrittori - di non prendersi sul serio e di saper ridere di cuore dei propri scritti brutti:

Vincitrice
Franca Di Muzio
Earworm

L'incombere umorale delle idee, delle istanze
L'incombere umorale degli affetti, del sangue
Potessi dirti quello che non posso, esiterei nel farlo

Cupa voce di Lindo Ferretti risuona nella testa di Veronica, come quei tormentoni che non ti escono più dalle orecchie. Ear-worm, in inglese tormentone; verme nell'orecchio, che si insinua nel condotto uditivo e da lì ti domina il cervello, verme solitario che invece dello stomaco svuota i pensieri.
Eppure hai a cui pensare, oggi
parrucchiera
estetista
vestito
fotografo
parente per portarti all'altare
prete
sposo
Invece, hai scelto un giorno qualunque: giovedì, e bandito ogni orpello da quella che è solo una formalità
Una formalità
Una formalità
O una questione di qualità

Ancora Lindo coi suoi tormentoni, earworm.
Io sto bene Io sto male Io non so Come stare
Io sto bene Io sto male Io non so Cosa fare

Infatti, Veronica. Nica, per gli amici. Te ne sono rimasti pochi; l'unico che la capisce, Lindo. che pare la conosca da sempre, e canta
Non studio non lavoro non guardo la tivù
Non vado al cinema non faccio sport
Io sto bene
Io sto male

Studio, finito eddamò.
Lavoro, di rado.
Tivù, solo la sua soap preferita.
Cine, mah.
Sport, la piscina è chiusa da due mesi e il suo culo è sceso di due cm e ½, ma se avrebbe ricominciato a fare moto la situazione migliorerà.
Speriamo, Veronica.
Se non avessi speranze non ti sposeresti mica, Nica.
E' oggi il grande giorno.
Ma vestito non c'è.
Il parrucchiere, non c'è.
L'estetista, il fotografo neanche.
Però c'è tuo padre. E il tuo parroco. Morti, ma oggi sono vivi. Nel tuo giorno più bello, non ti sembra strano che ci siano loro, che avrebbero fatto di tutto, pure tornare dall'aldilà, per tenerti sull'altare fino a ridurti in moglie.
Come se sposarsi fosse un rimpicciolirsi, un costringersi, invece che raddoppiarsi, moltiplicarsi.
Eppure Nica, chi ti costringe? Sei arrivata a questo giorno, avte fissato una data, è arrivata e tu non sei pronta.
Non hai il vestito, non hai il trucco, non hai i capelli adatti. E non perché tu voglia fare l'anticonformista, sposarti così, come se fosse un giorno come gli altri, e in fondo lo è: questo matrimonio è solo una formalità
Una formalità
Una formalità
O una questione di qualità

O Lindo, sempre ste rime del cazzo! ti credo, che le tue canzoni diventano tormentoni.
Una formalità, o una questione di qualità?
Per il tuo matrimonio, avresti voluto Qualità del sentimento.
Invece adotti la Formalità. Le forme del vivere, che ti dicono che, se stai da tanto con una persona, a un certo punto devi sistemarti.
E tu ti stai sistemando bene, con chi conosci bene, ma un pò di mistero in una coppia ci vuole.
Ma il mistero è finito ormai. L'unico che resta: cosa vi/ti spinge a sposarvi, oggi?
La grande A, seee.
La grande S, sì.
Con la P di Paura della Solitudine, d'aver buttato 10 anni, dirvi che l'Amore non c'è più.
Perciò: un giorno un vestito un capello qualunque è sufficiente; sguardo allo specchio e via, è tardi, alle 11 avresti dovuto stare in chiesa, invece è mezzogiorno e tu
ancora qua, Veronica, a chiederti Che Sto a Fare
Perché non sorrido
Perché non vedo l'ora
Perché non ho più tempo
perché nessun fotografo estetista parrucchiere vestito bianco, a festa
Perché non è festa
Perché stare peggio di così ti fa più paura di stare male così
Perché stare meglio, stare bene ti pare un miraggio
La radiosveglia con Lindo ti sveglia:
L'incombere umorale delle idee, delle istanze
L'incombere umorale degli affetti, del sangue
Potessi dirti quello che non posso, esiterei nel farlo

Earworm.

2° classificato: Angelo Zabaglio con La gabbietta

Secondo classificato della V edizione del concorso letterario Il Racconto Più Brutto, vincitore del buono premio da 50 euro da spendere in libri presso la libreria Giufà di Roma


Angelo Zabaglio
La gabbietta
- 39 voti -



All’interno di una gabbia piccina,vive un corpicino con le ali blu,anzi celesti e gialle.

La leggerezza fisica e le ali che si muovono,aiutano i movimenti dell’esserino.

Piccoli decolli e piccoli atterraggi.

Il beccuccio raccoglie,dal piccolo pavimento,del cibo chicchi di cibo.

La testolina si muove.

Leggerezza favolistica.

Bimbi felici che giocano democraticamente.

Risate di bambini.

Innocenza.

Un bimbo si avvicina alla gabbiettina.

VOLA VIA!VOLA VIA!SCAPPA!

L’uccellino rimane dentro.

Vuole rimanere.

VOLA VIA!

3° classificato: Carmelo Pecora con Aicha la tunisina

Terzo classificato della V edizione del concorso letterario Il Racconto Più Brutto, vincitore pertanto della coppa riciclata da altro concorso gentilmente offerta dal nostro sponsor il Corso di Scrittura Noiosa a cura della rivista Rancori diretta da Gianluca Cicinelli

Carmelo Pecola
Aicha la tunisina
- 33 voti -



Una bellezza da lasciare senza fiato, occhi nerissimi, un viso che qualunque pittore vorrebbe dipingere per renderla immorale.

Una gnocca spaziale, in poche parole.

Tutto è apposto in lei.

Sotto il vestito credo molto di più.

Ha il capo basso.

Timidezza o soggezione del padre che l’accompagna?

Non mi guarda ma sarà costretta a farlo tra poco, mi dirà perché è entrata qui.

L’ufficio denunce della Squadra Mobile ha il suo fascino.

Cosa mai sarà successo?

È magrebina, dal colore della pelle non sbaglio.

Il suo viaggio nel nostro mondo sarà appena iniziato. Ha abbandonato le sue tradizioni le sue abitudini.

L’uomo che la accompagna, non è né alto né basso né grasso né magro, né giovane né vecchio, quasi insignificante, baffetti incastonati in un viso invecchiato precocemente e bruciato dal sole.

“Ecco il solito padre-padrone”.

Lo tengo per me.

Bella lei!

4^ classificata Alice Vivona con La festa a casa

Quarta classificata della V edizione del concorso letterario Il Racconto Più Brutto

Alice Vivona
La festa a casa
- 26 voti -


Guarda che sguardo serio e tenero, la abbracci anche quella povera ragazza. Io lo so, io ti ho visto mandare foto intime a qualcuno che non era lei, e ora, proferisci parole di sincero amore a questa ragazza.

E certo, lei, proprio lei, quella tenera e innocente ragazza, che giunta ai 30 anni ha deciso che era giunto il momento di diventare indipendente dai suoi, e sposarsi. Uno a caso, uno disponibile e propenso, preferibilmente ricco o comunque paziente e tollerante, perchè lei, bella come il sole, ho sentito commentare al suo passaggio, è un dono per chi la sceglie. Disprezzo anche lei.

E tu invece, appoggiata al muro, con quel sorriso di plastica, fai volontariato il 25 dicembre al pranzo di natale per i poveri e per questo senti di poterti ritenere generosa. Tu, che vivi nella casa comprata da tuo padre, arredata da tua sorella, con una famiglia di filippini al servizio due volte a settimana, tanto che il gatto di casa non fa neanche in tempo a far atterrare i suoi peli per terra.

5° classificato: Savino Tammaccaro con La mano si riconosce sempre

Quinto classificato della V edizione del concorso letterario Il Racconto Più Brutto

Savino Tammaccaro
La mano si riconosce sempre
- 25 voti -

Dopo anni di romanzi ero stanco delle cose che scrivevo, mi sembravano sempre più tutti uguali, ero pronto e deciso a cambiare genere, non ne potevo più di storie d’amore incompiute e allora decisi che da quel giorno sarebbe iniziato il mio periodo dark con punte di horror. Decisi di cominciare dal romanzo di uno zombie, visto che andavano molto di moda in quel periodo. Uno zombie che si risvegliava trent’anni dopo la sua morte e andava in giro a spaventare gli abitanti della piccola cittadina di Marevolo dove aveva vissuto. La città era incredibilmente uguale a come l’aveva lasciata trent’anni prima e così decise di partire con le case delle persone che aveva odiato trent’anni fa. Cominciò dal suo vecchio professore del liceo che per non rovinargli la media gli metteva quattro (sempre così diceva).

6° classificato: Giulio Guarino con Fanculo per sempre

Sesto e ultimo classificato della V edizione del concorso letterario Il Racconto Più Brutto

Giulio Guarino
Fanculo per sempre
- 16 voti -

E' davvero parecchio che non mi degno di spender parola. Forse perchè non vi è niente da spendere dato che non ho soldi miei. Forse perchè la mia anima è muta di guadagni. Per volontà o forzatura. Chissà. Non riesco a interpretarmi in questi giorni. Non riesco a capire il perchè di molte, moltissime faccende. E allora. E allora fanculo per sempre. Fanculo. Per. Sempre. Ho lo stesso, preciso, identico vantaggio di tutti e allora che gusto c’è?  Oh, allora qual è il vantaggio tra la morte e la gloria? Come puoi scegliere tra la morte e la gloria? A me basterebbe un finale felice. I finali felici non mi hanno mai annoiato. E ancora adesso non mi annoiano. Ma hanno, hanno un modo. Hanno un modo per fartela pagare. E per metterti in riga.

venerdì 20 luglio 2018

I finalisti della V edizione del Racconto Più Brutto

Siamo molto felici ma anche profondamente orgogliosi di annunciare finalmente i nomi degli scrittori finalisti della V edizione del concorso per il Racconto Più Brutto, nonché i titoli dei racconti in gara con un breve e obbrobrioso estratto:



Finalisti 2018


Franca Di Muzio – Earworm
Veronica. Nica, per gli amici. Te ne sono rimasti pochi; l'unico che la capisce, Lindo. che pare la conosca da sempre, e canta. Non studio non lavoro non guardo la tivù.

Giulio Guarino – Fanculo per sempre
È davvero parecchio che non mi degno di spender parola. Forse perchè non vi è niente da spendere dato che non ho soldi miei.

Carmelo Pecora – Aicha, la tunisina
Una bellezza da lasciare senza fiato, occhi nerissimi, un viso che qualunque pittore vorrebbe dipingere per renderla immorale.

Savino Tammaccaro detto Vino Caro – La mano si riconosce sempre
Pianse amare lacrime per quello che avrebbe potuto avere e invece non aveva avuto, il tutto per uno stupido, fottutissimo incidente.

Alice Vivona – La festa a casa
Tu. Hai spezzato il cuore di chi ti aveva scelto come amica, e che quando ha chiesto qualcosa di più, lo hai scaricato che neanche fosse un visionario psicotico.

Angelo Zabaglio – La gabbietta*
La testolina si muove. Leggerezza favolistica. Bimbi felici che giocano democraticamente. Risate di bambini. Innocenza.



 

Questi sei campioni, che già solo per la loro partecipazione hanno meritato la nostra assoluta e imperitura stima, si contenderanno durante la serata del prossimo 6 settembre al Monk di Roma, la finalissima per il Racconto Più Brutto e i ricchissimi premi in palio:

1° classificato – 100 euro da spendere in libri
2° classificato – 50 euro da spendere in libri
3° classificato – Coppa riciclata da altro concorso letterario e gentilmente offerta dal nostro sponsor, il corso di Scrittura Noiosa della rivista Rancori

Vi aspettiamo dunque il 6 settembre al Monk non solo per conoscere per intero queste sei perle di brutto vanaglorioso accompagnate dal cantautore Ivan Talarico, non solo per ascoltare gli acuti giudizi sui racconti dei nostri illustri critici letterari Claudio Morici, Christian Raimo e Sardone, non solo per assistere dal vivo all'attesissima reunion musicale dei Bangla Boys, ma soprattutto per VOTARE i racconti in gara, sarà infatti il pubblico presente al Monk a esprimere le sue preferenze e a decretare la classifica finale e il vincitore!! 


Altro che amici della domenica, non esiste niente di più autentico né imparziale degli AMICI DEL BRUTTO!!!!!


Vi aspettiamo il 6 settembre, e come sempre…
CHE VINCA IL PEGGIORE


*La gabbietta di Angelo Zabaglio rappresenta un risarcimento simbolico, perché nelle prime due edizioni del concorso il regolamento era ancora rudimentale e penalizzava gli ultimi scrittori che leggevano il loro racconto durante la finale, va da sé che Angelo Zabaglio, da una vita avvantaggiato in classe, per ben due volte ha pagato caro il prezzo del suo cognome… Pertanto la direzione del premio ha deciso di ripescare questo piccolo gioiello di bruttezza e dargli la possibilità di gareggiare di nuovo per il titolo di racconto più brutto. Nel nuovo regolamento infatti l’ordine di lettura non è più alfabetico ma sarà estratto a sorte, e altre modifiche sono state inserite in modo da garantire la totale parità della competizione. Ci sta troppo a cuore il BRUTTO per non voler fare tutto il possibile perché sia la DEMERITOCRAZIA e null’altro a vincere questo concorso!!!


lunedì 14 maggio 2018

Torna il Concorso per il Racconto Più Brutto!

Per la gioia di tutti gli amanti e i sostenitori dell’autentico brutto vanaglorioso letterario siamo felici di annunciare la V edizione del più importante e soprattutto del più attendibile premio letterario italiano, il

Concorso per il Racconto più Brutto!

Sono già aperte le iscrizioni dell’unico premio letterario che esalta la bruttezza come valore, l'horror vacui come intrattenimento, il fuori luogo come centro di gravità permanente: inviaci il tuo scritto più brutto e imbarazzante e vieni a leggerlo dal vivo durante la serata finale, in palio ci sono 150 euro da spendere in libri!!

La finalissima si terrà giovedì 6 settembre presso il Monk di Roma.
Hanno confermato la loro partecipazione all’evento i nostri ormai rinomati critici letterari resident, che analizzeranno e commenteranno ciascuno dei racconti in gara con gli elitari strumenti della più raffinata preparazione letteraria e della più completa idiozia, gli illustrissimi:
 

Sardone
Christian Raimo
Claudio Morici

Con l’amichevole partecipazione del cantautore Ivan Talarico per il commento musicale (e non solo) alla serata.

In chiusura, durante lo spoglio delle schede e quindi poco prima dell’annuncio del vincitore siamo ORGOGLIOSI di annunciare quella che è forse la più attesa e desiderata REUNION musicale di tutti i tempi, dopo Guns n’ Roses e Abba anche l’ultimo muro è caduto: tornano a suonare insieme, formazione al completo, proprio sul palco del Racconto più Brutto i 


Ma soprattutto vi presenteremo il cuore pulsante dell’evento e cioè i RACCONTI BRUTTI letti dalla voce dei temerari autori grazie ai quali, solo in occasione di questo concorso meraviglioso, si verifica un fatto più unico che raro: scrittori capaci di prendersi gioco pubblicamente di se stessi e dei propri scritti brutti.

Prima di passare al Bando di Concorso per partecipare vi invitiamo a leggere le cruciali MOTIVAZIONI alla base del concept del Racconto Più Brutto.



Bando di Concorso:

Possono partecipare tutti i racconti, di lunghezza non superiore alle 3.500 battute spazi inclusi, che saranno inviati all’indirizzo email ilraccontopiubrutto@gmail.com entro il 15 luglio 2018 e che possano essere definiti brutti, inconsapevoli e vanagloriosi (quest'ultima definizione è la più importante ai fini della selezione):

Per BRUTTI intendiamo scritti male, costruiti male e/o sgrammaticati
Per INCONSAPEVOLI intendiamo non consci della bruttezza di cui sopra
Per VANAGLORIOSI intendiamo realizzati con la convinzione di stare creando qualcosa di artistico, di talentoso, di bello. Insomma con la convinzione di essere grandi scrittori.

Vi consigliamo dunque di abbandonare subito l'idea di scrivere appositamente qualcosa per questo concorso, perdereste solo tempo: è impossibile infatti riprodurre volontariamente il brutto inconsapevole e vanaglorioso, finireste irrimediabilmente nella caricatura, nella satira, forme artistiche altrettanto nobili ma che in questa sede non ci interessano. Noi cerchiamo e sosteniamo il

BRUTTO LETTERARIO INCONSAPEVOLE E VANAGLORIOSO

Spulciate dunque tra i vostri scritti acerbi e, se avete davvero coraggio, tra quelli più recenti. Quindi, con gli occhi bene aperti e pronti alla più spietata autocritica, selezionate qualcosa che avete scritto con la convinzione di essere GRANDI SCRITTORI, qualcosa di cui oggi vi vergognate profondamente, di cui non ammettereste la paternità neanche sotto tortura, e abbiate il coraggio di sottoporlo alla giuria del nostro concorso.


Inviatelo all’indirizzo email ilraccontopiubrutto@gmail.com entro il 15 luglio e se sarete selezionati tra gli otto fortunati finalisti parteciperete il 6 settembre al Monk alla finalissima del Racconto Più Brutto, durante la quale leggerete la vostra perla ad alta voce e il pubblico presente in sala, munito di schede di valutazione, voterà e decreterà il VINCITORE.

I premi in palio

La partecipazione al concorso è gratuita, ma il 1° classificato vincerà un BUONO DA 100 EURO e 2° classificato un BUONO DA 50 EURO tutti da spendere rigorosamente in libri presso la libreria Giufà di Roma: chi infatti più di un conclamato incapace merita l'opportunità di crescere narrativamente attraverso la lettura di scrittori loro sì, davvero degni di questo nome?


E non è finita qui: grazie al nostro sponsor, il Corso di Scrittura Noiosa a cura della rivista RANCORI, il 3° classificato (per forza di cose...) del concorso si aggiudicherà anche una magnifica e prestigiosa COPPA riciclata da un altro concorso, che sarà consegnata dal direttore di Rancori in persona, Gianluca Cicinelli.


Al bando il pudore dunque!
Siate fieri della vostra mediocrità!
Inviateci il vostro scritto più imbarazzante!
Rivendicate il vostro peggior EPIC FAIL letterario!
E come puntualmente e inspiegabilmente succede per ogni edizione di questo incredibile concorso: il pubblico votante vi ADORERÀ!!

Dunque l’augurio non può che essere uno e uno solo… 

Che vinca IL PEGGIORE!!!

sabato 17 maggio 2014

Il racconto vincitore: L'uccello del malaugurio di Giuliana Mazzei

Cari e care amanti del brutto vanaglorioso, la finalissima di ieri è stata un trionfo, grazie a tutti voi presenti in sala, grazie agli eccellenti critici letterari (li amo) Claudio Morici, Christian Raimo e Sardone che hanno commentato sapientemente gli orrendi racconti in gara, grazie ai mitici Niccolò e Stefano del servizio di streaming TheConference, che nei prossimi giorni diffonderanno i succulenti video della serata, ma soprattutto grazie agli impavidi autori dei racconti finalisti, che ci hanno regalato risate inenarrabili.

In particolare sono molto fiera del voto della giuria in sala e della classifica finale che vi riporto qui sotto, esprimendo i miei più sinceri complimenti al racconto vincitore, L'uccello del malaugurio (che pubblichiamo per intero qui sotto), e alla sua immensa autrice, Giuliana Mazzei, che si aggiudicano strameritatamente il primo premio della IV edizione del Racconto Più Brutto.

Ecco a voi la classifica finale, gli altri premi assegnati, e di seguito il racconto vincitore per intero:

  1. L'uccello del malaugurio - Giuliana Mazzei
    260 punti!!

  2. Annegare – Angela Galvan
    256 punti
  3. Amore nel Metrò – Davide Schito
    245 punti
  4. Nostos Mancato – Andrea Tupac Mollica
    204 punti*** (vedi in fondo al post)
  5. Mente Solitaria – Fabio Carroccia
    183 punti
  6. Io, L'eremo e suor Marta – Carlo Antonicelli
    135 punti
  7. La versione di Nutria – Roberta Moretti
    114 punti

Gli altri premi:
PREMIO DELLA CRITICA 
Mente Solitaria, di Fabio Carroccia

PREMIO DEL TELEVOTO - ex aequo:
- Annegare, di Angela Galvan
- Io, l'eremo e suor Marta, di Carlo Antonicelli
- Nostos mancato, di Andrea Tupac Mollica

Dunque, amici e amiche del brutto vanaglorioso, è con indicibile orgoglio che vi presento il racconto vincitore di questa indimenticabile IV edizione del Racconto Più Brutto:

L'uccello del malaugurio
di Giuliana Mazzei

Chi sei?
Come non lo hai ancora capito? Sono il tuo uccello del malaugurio. Le nostre strade si intrecciano sempre. Chi ti manda? Forse quell'affascinante diavoletto che viene a trovarti nei tuoi sogni ricorrenti.
Lacrime che sgorgano, nere impresse lì, su quel quadro buttato là e forse obliato. Fogli svolazzano nell'aria, impregnata di odore acre di fumo e alcool.
Forse troppa solitudine? Vivere senza chiedersi in continuazione il perché.Voragine, vuoto incolmabile. La vita per Camilla è poesia. Quanti deliziosi turbamenti nella sua mente maldestra e disordinata. Foglietti sparsi in giro.
Camilla sognare si è bello, ma a volte la realtà ti schiaccia.
Reagire alla monotonia!
Imperativo solenne che echeggia. Veramente fai parte della terza specie? Ma che animale sei? Forse un bel gattino, che solo con una carezza comincia a fare le fusa. Come sei incredibile e bizzarra!
Chi ti ha mandato qui?
Il nulla impetuoso uccide il mondo. Soccombi. Poi però per qualche strana forza di gravità ti rialzi sempre. Ma a cosa aspiri davvero alla luce o alle tenebre?
Io ti vedo così: raggiante e cupa allo stesso tempo. La tua ancora di salvezza i sogni che custodisci lì, in quella soffitta segreta, angolo nascosto della tua mente.
Pensi e ripensi ai torti subiti. Poi ti lamenti per giunta del tuo ultimo corteggiatore. Vabbé aveva l'alito cattivo ma poverino che colpa ne aveva?
Dici di te stessa cose assurde: Addirittura che sei romantica!Calpesti i fiori e te ne freghi della raccolta differenziata! Non hai scuse. Morirai sola.
E vuoi pure essere cremata per non lasciare tracce di te sulla terra, però scrivi e dipingi, chissà per chi, se non per i posteri! Il tuo talento é nascosto, quasi invisibile; o incomprensibile?Sei così. Mutevole. Lunatica. Impavida.
Adesso si fa sul serio però devi concludere qualcosa. Devi arrivare a un traguardo, uno qualsiasi.
Che farai? Pensa positivo. Tutto passa Camilla. Anche il dolore? Certo! O lo vuoi custodire gelosamente come se fosse il tuo "salvatore"? Beh soffrire è stare strettamente agganciati alla realtà.
Ti innamori troppo. O tutto o niente, non è tutto bianco o nero Camilla. La vita è anche fatta di sfumature. Quelle che lasci là impresse nei tuoi quadri? No, non quelle e lo sai. Quelle dell'anima e della psiche.
La vita è lunga e emozionante, lo sai? Tanti dicono che è un "mozzico", ma per noi no, vero Camilla? A volte guardi fuori, sposti la traiettoria dell'osservazione e scopri di non essere tanto sola.
Hai mille interesssi che parcheggi lì. Artista? Ma de ché. Incompresa sempre, da una vita.
Aspiri all'emancipazione e ti ritrovi in camera a leggere libri tipo: "Su con la vita Charlie Brown." Bizzarrie.......Follia. Quando ti innamori impazzisci.
Sei proprio un personaggio. E canticchi in continuazione per farti compagnia. E il rapporto con Luca? Ingarbugliato sempre.Ma dove vuoi andare a finire?
Nel letto di chi? Di nessuno. Ho chiuso con l'altro sesso. Ma ne siamo proprio sicuri, Camilla? Adesso rilassati e pensa. E' questa la vita che avresti voluto: confusa e piena di dubbi?
Sono sempre il tuo uccello del malaugurio. Te ne sei dimenticata? Sono troppo buono con te. La negatività ti rimbalza. Soccombo. Hai vinto. La vita un lungo viaggio pieno di contraddizioni, dove a volte emerge l'amore.
Stare con te è stimolante, è bizzarro è già tutto vita. A me va bene così. Uccello del malaugurio ti ho incastrato e riconosciuto.
Penso per tua sfortuna che non ti abbandonerò mai.

Cara GIULIANA MAZZEI, benedetto il giorno che mi hai mandato questo tuo orripilante racconto per partecipare al concorso!!! Sei una grande e io ufficialmente ti adoro. 


venerdì 16 maggio 2014

Stasera la finalissima in diretta streaming!

Grazie a Niccolò e Stefano di The Conference, la finalissima della IV edizione del Concorso per il Racconto Più Brutto andrà in onda in diretta stasera dalle 21:40 circa, e per la prima volta quest'anno chi ci seguirà da casa a fine serata potrà votare attraverso il TELEVOTO il racconto più brutto e assegnare così il premio del popolo della rete!!

Seguiteci su uno dei seguenti link:




Potete esprimere il vostro voto attraverso Twitter, hashtag #ilraccontopiubrutto + titolo del racconto.
Ecco qui di seguito tutti gli 8 raccapriccianti racconti finalisti nell'ordine con il quale saranno letti dagli autori durante la finale di stasera:

Mente solitaria - Fabio Carroccia
Amore nel metrò - Davide Schito
Annegare - Angela Galvan
La versione di Nutria - Roberta Moretti
Io, l'eremo e suor Marta - Carlo Antonicelli
Paris - Fabrizio Gabrielli
L'uccello del malaugurio - Giuliana Mazzei
Nostos Mancato - Andrea Tupac Mollica

Un pensiero doveroso ai nostri amati sponsor, grazie ai quali è stato possibile coprire i ricchi premi in palio (primo premio 100 euro in libri, premio della critica 50 euro in libri, premio del popolo della rete 3 bottiglie di vino biologico Urupia) e rimborsare parzialmente le spese di viaggio ai concorrenti che arrivano da fuori Roma! Grazie di cuore dunque a:

RiccioCapriccio – Parrucchieri in Roma
TheGhost Writer – Agenzia letteraria
Mangialibri – Blog dedicato a chi i libri li divora
Esercizidi Stile – Invito alla lettura e alle recensioni di libri
Comune Urupia – Progetto libertario e vini biologici
BlogItaliano – Un blog a 360°


Vi aspetto stasera dalle 21:40 in diretta streaming, massicci e agguerriti per ascoltare, commentare e votare gli 8 orrendi racconti finalisti di questa IV edizione del Racconto Più Brutto!!! Buona visione e come sempre...

Che vinca il PEGGIORE!!!